I poeti italiani che hanno influenzato maggiormente la letteratura

I poeti italiani che hanno influenzato maggiormente la letteratura

Hai mai avuto voglia di scrivere una poesia? Se sì, allora quasi sicuramente saprai che scrivere opere ritmiche che hanno un grande valore estetico può essere davvero difficile. La poesia è una finestra sulla vita che accompagna i lettori in un viaggio fantasioso, a volte risvegliando l’anima e in altre occasioni dandogli spunti di riflessione.

In ogni caso, le poesie attraverso il loro uso minimo di parole, aiutano i lettori ad approfondire il significato della vita. L’Italia è considerata il paradiso culturale del mondo, e proprio per questo motivo abbiamo deciso di scrivere un articolo riguardo ai poeti ed ai testi che più hanno contribuito a fare la storia della letteratura italiana.

Dante Alighieri – La Divina Commedia

Ci sembrerebbe quasi un insulto non incominciare questo articolo con quello che, secondo la nostra redazione, è il poeta più importante e più conosciuto a livello mondiale: Dante Alighieri. Il poeta, scrittore e filosofo fiorentino è vissuto tra il XXIII ed il XIV secolo, ed è famoso per aver scritto, tra le altre opere, la Divina Commedia.

Secondo gli esperti si tratta della migliore opera letteraria mai prodotta in lingua italiana ed il poema più importante del Medioevo. Si tratta di un’opera divisa in 3 parti: Inferno, Purgatorio e Paradiso e racconta di un immaginario viaggio fantastico dello stesso Dante attraverso questi tre incredibili luoghi.

Durante il suo cammino, Dante rende omaggio a tantissimi poeti e persone prominenti del passato (Virgilio in primis, sua guida fino al Purgatorio), ma allo stesso modo non rinuncia a lanciare qualche frecciatina verso il mondo corrotto del suo tempo. La Commedia è stata tradotta in più di 58 lingue diverse, rendendola una delle opere antiche più popolari dell’intero pianeta.

Giacomo Leopardi – I Canti

I Canti sono una raccolta di poesie con un’idea che coincide con l’idea della vita secondo Leopardi. Rispetto a Dante, Leopardi non possiede un’idea cattolica di colpa e punizione. Egli non crede in un altro mondo, paradiso o inferno ma piuttosto ha un profondissimo rapporto con la natura. Una delle poesie più belle è ‘Un pastore errante dell’Asia’, in cui parla amichevolmente con la Luna, chiedendole cosa faccia.

Sa che non c’è risposta, ma va avanti chiedendole cosa vede da lassù e perché segue le orme del pastore. Leopardi nacque nel 1798 e morì nel 1837. Era di Recanati, una cittadina del centro-est d’Italia. Morì di colera a Napoli, città in cui era scappato da un padre intollerante e oppressivo.

Per quanto riguarda l’opera qui citata, è stata pubblicata nel 1831, e si compone di 4 fasi principali:

  • Fase dell’erotismo, della natura e del senso della vita
  • Fase dei canti pisano-recanatesi
  • Fase del Ciclo di Aspasia
  • Fase delle canzoni sepolcrali

Ludovico Ariosto – Orlando Furioso

Il proemio dell'Orlando furioso

Proseguiamo con un altro meraviglioso poema: l’Orlando Furioso. Nasce dalla leggenda dei Cavalieri francesi della Tavola Rotonda e parla di guerrieri e viandanti che camminano nei boschi, attraversano fiumi, scalano montagne. C’è molta fantasia: cavalli e draghi volanti e sorgenti miracolose. Le donne non svolgono un ruolo di sottofondo, ma sono al centro del poema stesso: sono coraggiose e disposte a viaggiare per conoscere meglio il mondo.

Si tratta, entrando più nello specifico, di un poema cavalleresco e la lingua italiana di Ludovico Ariosto è molto presente e ben riconoscibile come creativa, vivida e leggera. Egli visse tra il 1474 e il 1533 a Ferrara, in Emilia-Romagna. Oltre al poema da noi citato qui, Ariosto si diletto anche in altri generi, tra cui 2 opere liriche (Carmina e Rime).

Famose sono anche le sue opere teatrali, considerate come rifondanti per i generi teatrali del Rinascimento. Per la realizzazione di queste opere, Ariosto si fece notevolmente influenzare da Plauto e Terenzio, due commediografi dell’epoca romana.

Italo Svevo – La coscienza di Zeno

Facciamo un bel salto avanti nel tempo, e citiamo uno dei poeti moderni più importanti: Italo Svevo. La coscienza di Zeno è la novella italiana per eccellenza nel caso in cui vi piaccia esplorare la psicologia umana. Prende la forma di un diario scritto a malincuore da Zeno Cosini, il protagonista, a cui uno psicoterapeuta gli consiglia di farlo come forma di terapia.

Esplora diverse parti della sua vita, dal suo matrimonio fallito ai suoi affari, alla sua costante lotta per smettere di fumare. La novella svia da passaggi di triste riflessione a divertenti ricordi di infinite “ultime sigarette”. Scritta nel 1923, l’idea che la scrittura di un diario o l’inserimento dei propri pensieri in un diario possano essere terapeutici tanto quanto le tradizionali sessioni di psicoterapia introdotte da Freud diversi decenni prima, sembra essere in anticipo sui tempi.

In tempi in cui tutti possiamo allontanarci per rivelare selettivamente solo le parti migliori di noi stessi, è un bel promemoria che scrivere o condividere onestamente le nostre vite può essere un grande vantaggio per noi e per gli altri.

Conclusioni

Si chiude qui il nostro articolo sui poeti più importanti della letteratura italiana. Molto spesso sottovalutiamo i letterati nostrani, ma, di fatto, hanno contribuito enormemente allo sviluppo di questa professione e dei canoni della letteratura a livello mondiale. Vi consigliamo dunque di leggere almeno una delle opere da noi citate, per riscoprire il piacere e le emozioni che un libro può infonderci.

Giuseppe