Roma, Venezia e Firenze: Le incredibili opere architettoniche italiane

Roma, Venezia e Firenze: Le incredibili opere architettoniche italiane

Se avete avuto la fortuna di visitare almeno una di queste tre iconiche località italiane, sicuramente avrete notato l’incredibile architettura e complessità degli edifici (storici e non) presenti. Con questo articolo vogliamo andare a celebrare la bellezza dei più importanti siti architettonici italiani, cercando di capire da cosa sono stati influenzati e chi, a loro volta, hanno influenzato nel mondo.

L’architettura romana: un mix di tradizione ed innovazione

Visitando la Capitale, è inutile affermare che gli antichi romani erano molto avanzati per il tempo in cui sono vissuti. Tuttavia, l’architettura di queste opere è stata chiaramente influenzata dai greci, etruschi, egizi e persiani, alcune delle provincie più importanti dell’Impero Romano.

Ad ogni modo, gli architetti romani hanno fatto loro l’esperienza raccolta da queste civiltà, andandoci a regalare incredibili strutture, come:

  • Edifici
  • Ponti
  • Acquedotti
  • Complicati sistemi stradali.

Alcuni degli elementi di design più classici come colonne, cupole e archi provengono dagli antichi romani e sono oggi parte integrante di alcuni degli edifici più importanti del mondo.

Fu probabilmente l’uso di questi elementi, insieme alla solida conoscenza dei materiali da costruzione dei romani, che permise loro di avere tali successi senza precedenti nella costruzione di strutture pubbliche. È difficile credere che migliaia di anni fa, i romani fossero in grado di costruire cose come gli acquedotti, le famose terme romane e, naturalmente, il Colosseo.

E nessuno può pensare all’architettura romana senza commentare le loro basiliche, cattedrali e chiese straordinariamente progettate e famose in tutto il mondo. Naturalmente, anche gli altri Paesi presero spunto da ciò. Se pensiamo alla parola “Arco”, la nostra mente non può che associare questa parola all’Arco di Trionfo di Parigi.

Ma non si tratta di altro se non di un famoso esempio di un architetto francese che è stato contaminato dalle formule romane. Durante l’epoca romana furono infatti costruiti molti archi, principalmente per inscrivere avvenimenti significativi, una tradizione che continua in tutto il mondo fino ai giorni nostri.

Venezia: quando le facciate e le finestre parlano da sé

È possibile raccontare molto della storia di un edificio italiano guardando le sue finestre e facciate. E forse Venezia rappresenta il miglior esempio a livello nazionale. Le facciate veneziane con le loro splendide finestre e porte, che si vedono dagli idilliaci canali, rappresentano un’istantanea della storia. Venezia non è solo una città sul mare, ma un museo all’aperto unico nel suo genere.

Ogni palazzo che vedi può essere identificato e facilmente classificato per epoca, semplicemente osservando gli stili delle finestre e delle porte. Lo stile veneto-bizantino (in voga dal XIII al XV secolo) aveva archi e colonne decorati con ornamenti floreali e animali sopra di essi. Era l’era dell’arte gotica e le forme delle finestre e degli archi diventavano sempre più di moda.

Le finestre racchiuse da archi di scarico e ingressi con ponti privati facevano invece parte dell’architettura rinascimentale, emersa a metà del XV secolo. Nel XVI secolo le facciate si ingrossano con alte finestre rettangolari con modanature a cappa e pesanti balconi sporgenti.

Seguì il periodo dell’Alto Rinascimento con archi di trionfo, doppie colonne e nuove combinazioni di finestre, comprese finestre palladiane che si estendevano dal pavimento al soffitto e basse finestre rettangolari laterali, adornate da lunette. Molti palazzi ed edifici pubblici di quest’epoca avevano prestigiosi ingressi verso terra, che richiamano gli archi di trionfo.

Il design e la posizione delle finestre raccontavano quali stanze si trovassero dietro di loro. Vi era, infatti, una chiara definizione tra finestre ad arco e singole. Per chi volesse approfondire di più questo argomento, il Palazzo Grimani rappresenta un eccezionale esempio di questo tipo di costruzione di quell’epoca.

Firenze: quando l’architettura viene portata all’estremo

Abbiamo lasciato per ultima una delle città italiane più belle e visitate in tutto il mondo: Firenze. Qui sono nate e sono passate alcune delle menti più brillanti dell’intera nazione, e ciò si può osservare solo ammirando la maestosità degli edifici presenti.

Il primo sito che viene in mente a tutti pensando a Firenze, è senza ombra di dubbio il Duomo. Questa Cattedrale detiene infatti il record per il Duomo più grande d’Italia. Pensate che è così grande, che ci sono voluti ben 140 anni per portare a termine la costruzione. La progettazione di questo edificio risale infatti al 1294, anche se emersero subito degli importanti ostacoli ingegneristici, in special modo per quanto concerneva la cupola.

Ad ogni modo, il committente diede il via libera, ma la Cattedrale rimase senza cupola per ben 124 anni, fino a quando, un certo Filippo Brunelleschi propose un’idea del tutto rivoluzionaria: costruire la cupola a “spina di pesce”, in modo che il peso venisse scaricato nella maniera più bilanciata possibile, permettendo così le enormi dimensioni che conosciamo tutt’oggi.

Il Duomo di Firenze venne concluso ufficialmente nel 1436, anche se, a causa dell’incredibile manutenzione che esso richiede, viene costantemente monitorato e ritoccato anche ai giorni nostri.

Conclusioni

Siamo giunti alla conclusione di questo nostro articolo odierno. Abbiamo compiuto un piccolo viaggio all’interno dei siti architettonici più incredibili ed importanti di tutta Italia. Dagli antichi romani fino ai giorni nostri, l’architettura italiana viene considerata una delle più importanti e maestose del mondo, e sono chiari gli esempi di contaminazione a livello internazionale, cosa di cui andarne estremamente fieri.

Giuseppe